È da quando ho cominciato a scrivere in maniera amatoriale e poi professionale che ho maturato una forte passione per la scrittura teatrale. In questo periodo in cui scrivo il mio romanzo Deep Web, questa vecchia passione sta tornando prepotentemente a galla.
Ho recentemente pubblicato in cartaceo il mio testo teatrale La leggenda di Colapesce, ma la mia voglia di leggere e scrivere per il teatro sta aumentando di giorno in giorno. Secondo me il testo teatrale non è solo un testo tecnico che aiuta gli attori a capire cosa devono dire o fare. Sono fermamente convinto che sia un tipo di letteratura degno di una sua autonomia. Al contrario della sceneggiatura cinematografica o del fumetto, che sono testi estremamente tecnici e descrittivi, il testo teatrale mantiene una sua dignità letteraria. Non a caso pagine e pagine della letteratura mondiale sono prese in prestito proprio all’arte del teatro.
Vediamo dove mi porterà questa vecchia passione diventata improvvisamente nuova. Ho già in mente un paio di commedie da scrivere e non vedo l’ora di cominciare. Deep Web mi sta affaticando parecchio e, quando lo finirò, esplorerò meglio l’ambito della scrittura teatrale. Se poi riesco anche a trovare un compagnia che rappresenti in scena ciò che scrivo, meglio ancora!
Nel frattempo, vi rimando al mio atto unico La leggenda di Colapesce, ispirato a un’antichissima leggenda dell’Italia Meridionale!
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