Ho finalmente finito di leggere Strix Julia e ho inviato una recensione alla Runa Editrice, insieme al mio romanzo “Il cuore di Quetzal”. Questa recensione, nell’ambito della loro iniziativa ReadMe, dovrebbe consentirmi di accedere a una valutazione più rapida del mio manoscritto.
Ne ho già parlato in questo post. La Runa Editrice mi dà la sensazione di essere una di quelle case editrici molto attente alla promozione e alla qualità dei libri che produce, fatto molto raro nel panorama letterario italiano. Che dire, mi sembra un’impresa seria, così ho deciso di provare a inviare loro la mia ultima fatica, un romanzo fantasy dal titolo “Il cuore di Quetzal”. Penso che sia il mio lavoro migliore in assoluto e ho deciso di provare a inviarlo a questo editore. Vediamo come va a finire, nel frattempo aspetto fiducioso una risposta dall’agenzia Nabu.
In pratica, ho inviato questo romanzo a questa agenzia, insieme alla ricevuta del bonifico di 150 €. L’obiettivo era tentare di capire se erano disposti a rappresentarmi presso gli editori, facendomi quindi da agenti. Dopo la conferma della ricezione a settembre, ho aspettato i 3 mesi previsti dall’accordo, durante i quali non ho inviato il libro a nessun editore, come da loro richiesto. Verso metà gennaio mi faccio sentire, ma non ottengo alcuna risposta. Da allora, il silenzio più totale.
Proviamo quindi con la Runa Editrice, sperando che non faccia la fine della Asengard Edizioni (che, tra parentesi, ha rifiutato “Il cuore di Quetzal” senza neanche uno straccio di risposta), la quale prima pubblicava autori emergenti, poi è fallita, è stata comprata dal gruppo editoriale Il Castello e da allora pubblica un libro italiano ogni 1000 su Doctor Who.
Aggiornamento marzo 2014. La nabu mi ha finalmente risposto, scusandosi di non aver potuto leggere il libro e ripromettendosi di farlo quanto prima. A quanto mi hanno detto, hanno avuto una coda di lettura più onerosa del solito a causa di un imprevisto con uno dei loro lettori. Apprezzo la sincerità e la trasparenza da parte loro nel confidarmi le loro oggettive difficoltà. Aspettiamo e stiamo a vedere come va a finire.
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